Il PNRR è il PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA. Facciamo il punto analizzandone le caratteristiche principali.
MISSION
Promuovere la trasformazione digitale e i processi produttivi, supportando gli investimenti per l’innovazione del Paese.
VISION
Produrre un Paese resiliente e sostenibile:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile
- Istruzione e ricerca
- Inclusione e coesione
- Salute
BENEFICIARI
Pubblica Amministrazione, imprese, cittadini.
STRUTTURA DEI FONDI DEL PNRR
- 191,5 MLD del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza
- 30,6 MLD del Fondo Complementare
- 13,97 MLD del Piano Transizione 4.0
6 MISSIONI E 16 COMPONENTI
- MISSIONE 1: DIGITALIZZAZIONE PA E IMPRESE
La Missione 1, con una dotazione di 40,73 miliardi, si articola in tre Componenti:
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- Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica amministrazione
- Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
- Turismo e Cultura 4.0
- MISSIONE 2: RIVOLUZIONE VERDE A TUTTO CAMPO
La Missione 2, con una dotazione di 59,33 miliardi, si articola in quattro Componenti:
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- Economia circolare e agricoltura sostenibile
- Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile
- Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
- Tutela del territorio e della risorsa idrica
- MISSIONE 3: POTENZIARE LA MOBILITÀ
La Missione 3, con una dotazione di 25,13 miliardi, si articola in 2 Componenti:
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- Investimenti sulla rete ferroviaria
- Intermodalità e logistica integrata
- MISSIONE 4: AL CENTRO L’ISTRUZIONE DEI GIOVANI
La Missione 4, con una dotazione di 30,88 miliardi, si articola in due Componenti:
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- Potenziamento dell’offerta di servizi di istruzione: dagli asili alle Università
- Dalla ricerca all’impresa
- MISSIONE 5: LAVORO, FAMIGLIA E COESIONE TERRITORIALE
La Missione 5, con una dotazione di 19,81 miliardi, si articola in tre Componenti:
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- Politiche per il lavoro
- Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore
- Interventi speciali per la coesione territoriale
- MISSIONE 6: SALUTE
La Missione, con una dotazione di 15,63 miliardi, si articola in due Componenti:
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- Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale
- Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale
PNRR PER LE IMPRESE
La stima nella ripartizione delle risorse del PNRR prevede il 18,7% della dotazione complessiva del Piano a favore di “incentivi e crediti di imposta alle imprese”. È la seconda voce di spesa in assoluto dopo il 32,6% di investimenti in “lavori di costruzione e opere di edilizia civile”. Inoltre, il 2,4% del totale del Piano è destinato alla “riduzione di contributi datoriali” a favore delle imprese.
Di seguito gli ambiti di intervento:
TRANSIZIONE 4.0
La misura prevede 3 tipologie di crediti di imposta alle imprese che investono in:
- beni capitali, tra cui beni materiali e immateriali direttamente connessi alla trasformazione digitale dei processi produttivi – cosiddetti “beni 4.0”;
- ricerca, sviluppo e innovazione;
- attività di formazione alla digitalizzazione.
Oltre ai crediti di imposta saranno predisposte ulteriori misure di:
- riqualificazione manageriale per le PMI con programmi di formazione ad hoc, coinvolgimento delle associazioni di categoria e l’utilizzo di modelli di diffusione incentrati su piattaforme digitali;
- formazione continua per i lavoratori in cassa integrazione, attraverso programmi di training ad hoc da svolgere in maniera flessibile nei periodi di cassa integrazione, sostenuti e incentivati con il taglio temporaneo del cuneo fiscale per l’impresa e per il lavoratore.
INVESTIMENTI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO
La tipologia di contributi riguarda quelli per sostenere gli investimenti tecnologici in macchinari, impianti e attrezzature per produzioni di avanguardia. La linea è complementare alle misure del Piano Transizione 4.0. L’importo dei contributi è pari al 40% dell’ammontare complessivo delle spese ammesse.
POLITICHE INDUSTRIALI DI FILIERA E INTERNAZIONALIZZAZIONE
Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito dalla SIMEST – L’ obiettivo è sostenere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese attraverso contributi e prestiti agevolati a imprese italiane operanti sui mercati esteri, inclusi i Paesi membri dell’Unione Europea, attraverso un ampliamento delle risorse finanziarie disponibili per il Fondo.
Le risorse finanziarie verranno utilizzate per investimenti a sostegno delle PMI italiane per favorire lo sviluppo della competitività, in termini di innovazione e sostenibilità, con inevitabili ricadute positive sui mercati internazionali (es. studi di fattibilità, partecipazioni a fiere internazionali, servizi di consulenza da parte di personale specializzato sui temi legati all’internazionalizzazione e al commercio digitale, finanziamento di progetti tesi a favorire innovazioni di processo o di prodotto, finanziamento di progetti tesi a sostenere la transizione green dei processi di produzione e di gestione delle attività).
STRATEGIA DIGITALE E PIATTAFORME PER IL PATRIMONIO CULTURALE.
Verrà realizzata la digitalizzazione del patrimonio custodito in musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura e consentire nuove forme di fruizione della cultura e un più semplice ed efficace rapporto con la Pubblica amministrazione.
TURISMO 4.0
Investimenti per il miglioramento delle strutture turistico-ricettive, dei servizi turistici e delle imprese: riqualificazione degli standard di offerta per aumentare la capacità competitiva delle imprese e promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione.
Interventi di riqualificazione delle imprese del comparto turistico: potenziamento del livello di digitalizzazione, promozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro attraverso lo sviluppo di network per accrescere le competenze degli operatori e l’accesso a formazione qualificata.
Credito fiscale (530 milioni) per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale, alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle 1 strutture ricettive italiane. Sarà prevista una percentuale di contributo a fondo perduto per incentivare gli investimenti post-Covid.
Fondi della Banca Europea degli Investimenti (BEI). Il Fondo sarà capace di generare più di 2 miliardi di investimenti nelle seguenti aree: – turismo di montagna sia per infrastrutture sia per servizi ricettivi; – settore business e dell’offerta turistica “top quality”; – turismo sostenibile e upgrade dei beni mobili e immobili connessi all’attività turistica.
Potenziamento del Fondo Nazionale del Turismo (150 milioni) destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, in particolare degli alberghi più iconici, per valorizzare l’identità dell’ospitalità italiana di eccellenza e favorire l’ingresso di nuovi capitali privati e di altri fondi pubblici.
Rafforzamento Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia (con 358 milioni) per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività.
FINANZIAMENTO DI START UP
La misura è finalizzata a integrare le risorse del Fondo Nazionale per l’Innovazione, lo strumento gestito da Cassa Depositi e Prestiti per sostenere lo sviluppo del Venture Capital (capitale a rischio).
CREAZIONE DI IMPRESE FEMMINILI
La misura è finalizzata a innalzare i livelli di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro attraverso una strategia integrata di investimenti di carattere finanziario e di servizi di supporto
Sarà creato e messo a regime il “Fondo Impresa Donna” a sostegno dell’imprenditoria femminile, che rafforzerà finanziariamente una serie di misure già esistenti, per esempio:
- NITO, creazione di piccole e medie imprese e autoimprenditoria;
- Smart&Start che supporta start-up e PMI innovative, i cui schemi saranno modificati e calibrati per dedicare risorse nello specifico all’imprenditoria femminile.
- Attivazione del nuovo Fondo per l‘Imprenditoria femminile, previsto nella Legge di Bilancio 2021, le cui modalità attuative sono in corso di definizione
RAFFORZAMENTO DELLE ZONE ECONOMICHE SPECIALI (ZES)
Le Zone Economiche Speciali (ZES), sono aree localizzate nel Mezzogiorno che beneficiano di una legislazione economica di vantaggio. Ad oggi sono state istituite le seguenti ZES: Abruzzo, Campania; Calabria; Puglia; Basilicata; Molise; Sicilia. E’ in fase finale l’istituzione della ZES Regione Sardegna
La riforma punta a semplificare il sistema di governance delle ZES e a favorire meccanismi in grado di garantire la messa in opera degli interventi in tempi rapidi e a favorire l’insediamento di nuove imprese
Fonte: Ministero della Pubblica Amministrazione